"Ricacciati
indietro da alcune tribù minori, i bavarieni posero il loro primo assedio
cinque anni dopo la caduta del Regno di Otsu, cinque anni in cui, nel tentativo
di resistere agli invasori del sud, i Barbari compresero lentamente di dover
coadiuvare i loro sforzi per respingere gli eserciti nemici. E fu proprio
Gurdegard a diventare il fulcro della resistenza. Purtroppo, troppo indeboliti
dalle loro lotte intestine, i Barbari non ressero il confronto a lungo e alla
fine i Num dovettero subire un lungo assedio che, poco prima di giungere a un
termine scontato, fu spezzato dalla venuta di due nuove tribù minori, migrate e
in cerca di nuove terre. Stremati e impoveriti da quella guerra, i Num
dovettero cedere il comando e fu proprio ciò a portare la rovina e l’ultimo
atto di quella resistenza. I nuovi venuti, troppo sicuri di sé e decisi a porsi
come nuovi dominatori della zona, portarono scontento e malumore nella fragile
alleanza barbara. Fu proprio tale situazione a portare un secondo e ultimo
assedio a Gurdegard. La città venne conquistata, data alle fiamme e gran parte
degli abitanti trucidati. Il passaggio dei Barbari su quel lembo di terra andò
dimenticato.
Evansburg
diede ordine di risparmiare solo l’ormai decadente reggia. Si narra che, però,
una volta entratovi da solo, diede ordine di utilizzare proprio i materiali del
palazzo per dare inizio alla fondazione di un nuovo villaggio[1]. Al
nuovo borgo venne dato il nome di Roc Sym[2].
Nel
primo periodo imperiale, alla neo fondata cittadina fu dato un ruolo più simile
a un accampamento militare che a un centro abitativo. Decenni dopo che la
Satrapia del Nord nacque e che la sua organizzazione venne normalizzata, si
diede inizio a un lungo ma graduale cambiamento: oltre le palizzate che la
proteggevano, laboriosi e sempre più numerosi contadini cominciarono a
coltivare la terra e ad abitare il villaggio, piccoli commercianti diedero vita
a piccole attività e famiglie in cerca di nuove ricchezze e possibilità si
stabilirono; molti soldati decisero col tempo di rimanere e crearsi una
famiglia. Quando le Sei Fortezze furono completate, Roc Sym divenne
ufficialmente un Vurden[3]
Imperiale e la venuta di aristocratici permise alla cittadina di raggiungere
una certa prosperità.
Il suo stato non ebbe
grossi mutamenti, nemmeno dopo la fallita invasione dei Barbari sotto la guida
di Temla e l’epidemia di Faita Rossa. Generazioni si susseguirono, secoli
passarono, ma Roc Sym resistette. Nessuno, tuttavia, ormai conosce più la
storia e il passato di quelle terre.”
Molti degli "sbuffi di fumo", di imprecisati segreti e leggende, nascondono sfuggevoli indicazioni su eventuali eventi che potrebbero scatenarsi nella "trama principale".
Purtroppo, la prossima settimana non ci sarà il consueto racconto, quindi con le Cronache ci rivediamo il 16, con "Storia di una locanda".
Per qualunque dubbio, domanda o confronto potete lasciare un commento sulla Pagina Facebook Gli Annali della Caduta oppure direttamente qui sul blog.
A presto e stay tuned 😁.
[1] Un’altra leggenda afferma anche
che qualcosa fu trafugato dal palazzo, qualcosa che Evansburg ordinò a suoi
fidati uomini di nascondere.
[2] Nella lingua bavariena e in
quella barbara i due termini non hanno alcun significato. Si dice che
provengano da un antico idioma ma il cui significato è oscuro.
[3] È la qualifica di un centro
abitato con determinate caratteristiche. L’Impero distribuisce qualifiche ai
diversi centri, ognuna delle quali ha determinati oneri e vantaggi. Vurden è
una posizione intermedia: concede al villaggio di avere un proprio Nerbrund e
un proprio centro amministrativo; militarmente, tuttavia, è dipendente da
Battler. Avere un proprio governatore, però, impone spesso tributi più pesanti
per la cittadinanza.
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