Tra
le numerosissime leggende e racconti riguardo la sua origine l’unica verità
certa è che Ucrim, o comunque si chiamasse il borgo preesistente e precedente,
esistesse prima dell’ascesa di Evansburg, il Re Conquistatore. È altrettanto
certo che l’insignificante e minuscolo centro cittadino di allora non fosse
nient’altro che uno dei tanti e contesi domini delle città-stato che popolavano
le piane centrali[1].
Unico evento degno di nota del periodo pre-imperiale fu il passaggio che
l’esercito di Evansburg compì durante la sua ultima campagna contro i domini
dei barbari che ancora si ostinavano a resistere[2]. Un
mito narra di un incontro tra il sovrano e un viandante dalle abilità
miracolose e che, alla fine della loro riservata conversazione, il viaggiatore
abbia deciso di seguirlo; uno dei suoi tanti finali racconta del suo ritorno e
del suo desiderio di morire nella sua terra natia.
Nel
primo periodo imperiale, quando la capitale era ancora Ausghend, il borgo
iniziò ad espandersi, spinto dai flussi di individui che premevano per
dirigersi verso il nord[3].
Il limite che incontrò la sua espansione, tuttavia, fu la carenza di acqua:
distante da entrambi i “grandi fiumi” centrali e dai loro estemporanei
torrenti, il borgo si approvvigionava attraverso due pozzi, le cui fonti
d’acqua sopravvivevano grazie ad alcune falde acquifere.
Tutto
mutò, ovviamente, quando la Capitale fu spostata a Lucem. Con il centro
pulsante dell’Impero a così breve distanza, Ucrim, denominata così nel 61 TE in
onore del secondogenito dell’Imperatore Tindar, ebbe un nuovo impulso: fu
eretto un vero centro cittadino e amministrativo, stabiliti dei confini precisi
con una fugace palizzata e fu creata una piazza commerciale che potesse promuovere
gli scambi con il nord, ma la carenza dell’acqua rimase una spina nel fianco
che fu risolta solo quando il ruolo di Ucrim progredì ulteriormente. Con la
progettazione e la costruzione della Daunghen Dragarsc[4] fu
chiaro che risolvere la questione era improrogabile: si scelse, dopo
innumerevoli discussioni e ragionamenti, di attingere dalla fonte d’acqua più
vicina. Si andò così formando il primo acquedotto sotterraneo che drenava parte
dei flutti del Gran Fiume Imperiale verso tre cisterne[5] e
che fu poi implementato da una serie di fori di controllo, sorvegliati
continuamente da un corpo di guardia specifico legato alla guarnigione
cittadina, per avere così dei punti da cui poter eliminare eventuali detriti
che bloccassero la struttura. Con le due opere completate[6],
la città estese i propri confini, raddoppiandoli in pochi anni, costringendo il
governatore a esportare il modello a più piani delle abitazioni bavariene.
Raggiunta tale
prosperità, visse un periodo sereno, senza troppi sconvolgimenti, mentre le
attenzioni imperiali si rivolgevano altrove. I segnali, però, che dalla corte
imperiale cominciarono a giungere avrebbero dovuto far percepire come il soffio
di un nuovo cambiamento stesse spirando, qualcosa che, in realtà, fu molto più
radicale e destabilizzante di quanto si potesse immaginare: nel 127 TE la
Federazione dei Maghi fu costituita, senza, tuttavia una base, un luogo reale
dove situarsi. Per più di cinque anni[7], i
maghi, ancora in numero molto ristretto, rimasero a Lucem, nel tentativo di non
farsi soffocare dalla bramosia dell’aristocrazia, delle Dodici Famiglie e
dell’Imperatore. Consci di dover trovare un luogo dove poter avere maggiori
libertà e saputo di una piccola congrega a Ucrim che stava cercando di
formalizzare le basi teoriche e pratiche della magia, decisero di porre lì le
fondamenta della Federazione.
[...]
Ucrim, in passato, fu spesso anche definita come la "Città dalle mille promesse". La sua storia lentamente finisce per legarsi a doppio filo con quella della Federazione e dell'Accademia che poi vi venne costruita. Tutto questo, però, occuperà la seconda parte di questo racconto 😉.
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A presto e stay tuned 😁.
[1] “Le Terre di Mezzo”. Comunemente
è questo il loro soprannome. Di solito ci si riferisce a quei territori
delimitati a ovest e a est dal Fiume dei Monti Freddi e dal Gran Fiume
Imperiale e a sud e a nord dai Monti Tempestosi e dai Monti Freddi.
[2] La regione del Dunverstan, zona
che comprende la piana circostante Roc Sym, la Foresta del Nord e le terre
vicine al Fiume dei Monti Freddi, fu l’ultima a cadere sotto il dominio
bavarieno.
[3] Nei primi trent’anni, il neo
Impero ebbe un considerevole flusso migratorio verso le terre settentrionali,
le più distanti possibili dall’avidità dei nobili e della aristocrazia, dove,
data la straordinarietà e la rapidità delle conquiste di Evansburg, non era
ancora arrivata.
[4] È anche comunemente chiamata
come “Il Cammino Imperiale”; è un’ampia strada pavimentata che, partendo da
Lucem e passando per Ucrim, si dirige verso Delendar, una città-fortezza non
troppo distante dai Monti Freddi, e da lì, quando divenne Shoiu della Satrapia
del Nord, verso Battler. Nell’Impero la rete viaria è divisa in cinque
categorie, Daunghen è il primo livello e rappresenta le strade primarie
dell’Impero, pavimentate, segnalate e usate regolarmente.
[5] Due delle quali sostituirono i
precedenti pozzi.
[6] Per concludere entrambe furono
necessari più di dieci anni.
[7] Nelle varie fonti e datazioni
imperiali questo periodo è misconosciuto o frainteso. La costruzione
dell’Accademia, da molti, se non tutti studiosi e Master, fu anticipata al 130
TE, quando, in realtà, l’immenso edificio vide la sua realizzazione “completa”
intorno al 137 TE. L’Accademia precedente a questa data e a cui tutti si
ricollegano, in realtà, si riferisce a un ristrettissimo circolo di maghi che
aveva iniziato, proprio ad Ucrim, a dare forma “all’Accaden”, ovvero a tutti gli studi necessari per
divenire un mago.
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