mercoledì 6 dicembre 2017

"Ucrim, la Città della Magia", 1a Parte



Tra le numerosissime leggende e racconti riguardo la sua origine l’unica verità certa è che Ucrim, o comunque si chiamasse il borgo preesistente e precedente, esistesse prima dell’ascesa di Evansburg, il Re Conquistatore. È altrettanto certo che l’insignificante e minuscolo centro cittadino di allora non fosse nient’altro che uno dei tanti e contesi domini delle città-stato che popolavano le piane centrali[1]. Unico evento degno di nota del periodo pre-imperiale fu il passaggio che l’esercito di Evansburg compì durante la sua ultima campagna contro i domini dei barbari che ancora si ostinavano a resistere[2]. Un mito narra di un incontro tra il sovrano e un viandante dalle abilità miracolose e che, alla fine della loro riservata conversazione, il viaggiatore abbia deciso di seguirlo; uno dei suoi tanti finali racconta del suo ritorno e del suo desiderio di morire nella sua terra natia.

Nel primo periodo imperiale, quando la capitale era ancora Ausghend, il borgo iniziò ad espandersi, spinto dai flussi di individui che premevano per dirigersi verso il nord[3]. Il limite che incontrò la sua espansione, tuttavia, fu la carenza di acqua: distante da entrambi i “grandi fiumi” centrali e dai loro estemporanei torrenti, il borgo si approvvigionava attraverso due pozzi, le cui fonti d’acqua sopravvivevano grazie ad alcune falde acquifere.
Tutto mutò, ovviamente, quando la Capitale fu spostata a Lucem. Con il centro pulsante dell’Impero a così breve distanza, Ucrim, denominata così nel 61 TE in onore del secondogenito dell’Imperatore Tindar, ebbe un nuovo impulso: fu eretto un vero centro cittadino e amministrativo, stabiliti dei confini precisi con una fugace palizzata e fu creata una piazza commerciale che potesse promuovere gli scambi con il nord, ma la carenza dell’acqua rimase una spina nel fianco che fu risolta solo quando il ruolo di Ucrim progredì ulteriormente. Con la progettazione e la costruzione della Daunghen Dragarsc[4] fu chiaro che risolvere la questione era improrogabile: si scelse, dopo innumerevoli discussioni e ragionamenti, di attingere dalla fonte d’acqua più vicina. Si andò così formando il primo acquedotto sotterraneo che drenava parte dei flutti del Gran Fiume Imperiale verso tre cisterne[5] e che fu poi implementato da una serie di fori di controllo, sorvegliati continuamente da un corpo di guardia specifico legato alla guarnigione cittadina, per avere così dei punti da cui poter eliminare eventuali detriti che bloccassero la struttura. Con le due opere completate[6], la città estese i propri confini, raddoppiandoli in pochi anni, costringendo il governatore a esportare il modello a più piani delle abitazioni bavariene.
Raggiunta tale prosperità, visse un periodo sereno, senza troppi sconvolgimenti, mentre le attenzioni imperiali si rivolgevano altrove. I segnali, però, che dalla corte imperiale cominciarono a giungere avrebbero dovuto far percepire come il soffio di un nuovo cambiamento stesse spirando, qualcosa che, in realtà, fu molto più radicale e destabilizzante di quanto si potesse immaginare: nel 127 TE la Federazione dei Maghi fu costituita, senza, tuttavia una base, un luogo reale dove situarsi. Per più di cinque anni[7], i maghi, ancora in numero molto ristretto, rimasero a Lucem, nel tentativo di non farsi soffocare dalla bramosia dell’aristocrazia, delle Dodici Famiglie e dell’Imperatore. Consci di dover trovare un luogo dove poter avere maggiori libertà e saputo di una piccola congrega a Ucrim che stava cercando di formalizzare le basi teoriche e pratiche della magia, decisero di porre lì le fondamenta della Federazione.
 

[...]







Ucrim, in passato, fu spesso anche definita come la "Città dalle mille promesse". La sua storia lentamente finisce per legarsi a doppio filo con quella della Federazione e dell'Accademia che poi vi venne costruita. Tutto questo, però, occuperà la seconda parte di questo racconto 😉.
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A presto e stay tuned 😁.


[1] “Le Terre di Mezzo”. Comunemente è questo il loro soprannome. Di solito ci si riferisce a quei territori delimitati a ovest e a est dal Fiume dei Monti Freddi e dal Gran Fiume Imperiale e a sud e a nord dai Monti Tempestosi e dai Monti Freddi.

[2] La regione del Dunverstan, zona che comprende la piana circostante Roc Sym, la Foresta del Nord e le terre vicine al Fiume dei Monti Freddi, fu l’ultima a cadere sotto il dominio bavarieno.

[3] Nei primi trent’anni, il neo Impero ebbe un considerevole flusso migratorio verso le terre settentrionali, le più distanti possibili dall’avidità dei nobili e della aristocrazia, dove, data la straordinarietà e la rapidità delle conquiste di Evansburg, non era ancora arrivata.

[4] È anche comunemente chiamata come “Il Cammino Imperiale”; è un’ampia strada pavimentata che, partendo da Lucem e passando per Ucrim, si dirige verso Delendar, una città-fortezza non troppo distante dai Monti Freddi, e da lì, quando divenne Shoiu della Satrapia del Nord, verso Battler. Nell’Impero la rete viaria è divisa in cinque categorie, Daunghen è il primo livello e rappresenta le strade primarie dell’Impero, pavimentate, segnalate e usate regolarmente.

[5] Due delle quali sostituirono i precedenti pozzi.

[6] Per concludere entrambe furono necessari più di dieci anni.


[7] Nelle varie fonti e datazioni imperiali questo periodo è misconosciuto o frainteso. La costruzione dell’Accademia, da molti, se non tutti studiosi e Master, fu anticipata al 130 TE, quando, in realtà, l’immenso edificio vide la sua realizzazione “completa” intorno al 137 TE. L’Accademia precedente a questa data e a cui tutti si ricollegano, in realtà, si riferisce a un ristrettissimo circolo di maghi che aveva iniziato, proprio ad Ucrim, a dare forma “all’Accaden”,  ovvero a tutti gli studi necessari per divenire un mago.

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