mercoledì 13 dicembre 2017

"Ucrim, la Città della Magia", 2a Parte




Ancor prima, però, di chiedere udienza all’Imperatore[1], i maghi compresero di dover conquistare il consenso del governatore e dei cittadini; per tale compito si narra che fu inviata una delegazione che, richiamati i vari uomini a capo della città e inginocchiatisi davanti a loro e a una folla incuriosita, promisero di proteggere, di assistere e di far arricchire Ucrim e i suoi abitanti e, infine, come gesto simbolico di quel patto offrirono al Deuven della Euver Lazrcra[2] una delle prime armi magiche mai fabbricate[3]. Davanti a un simile atto di generosità e a un giuramento solenne davanti agli Dei, la popolazione di Ucrim scelse di accogliere la Federazione e, dopo varie pressioni sull’Imperatore[4] e su quel gruppo di nobili contrari, sotto editto imperiale fu dato il via alla costruzione dell’Accademia, un luogo non solo di addestramento per i futuri maghi ma anche di conoscenza.

La diffidenza e i pregiudizi che aleggiavano intorno a individui dal simile potere, tuttavia, rimasero un problema che si risolse solo in tempi più recenti: prima con l’assistenza nella costruzione del sistema fognario[5], poi nella creazione del servizio di illuminazione cittadina[6] e infine con l’instaurazione del primo Xanatum[7].

Il sostegno della magia e il periodo di prosperità espansero ulteriormente Ucrim, portandola a divenire una delle città più popolate[8] e maestose dell’Impero. Fu proprio il drastico aumento degli abitanti che portò i contru[9] a raggiungere altezze vertiginose e mai raggiunte[10] e che rese ad Ucrim il titolo di “Città della Magia”.
Purtroppo, fu proprio la sua ricchezza a renderla bersaglio del male che tuttora, sebbene in modo più marginale, l’affligge: il Pograz[11]. Questa droga la raggiunse e si diffuse tra il 542 e il 544 TE, causando non solo decessi e omicidi ma anche, in alcuni rari casi, a vere e proprie rivolte. In conseguenza alla sua messa al bando, pochi anni più tardi, Ucrim fu investita da un’altra droga dagli effetti ancora più ripugnanti: la Terzean[12]. In pochi mesi le strade si riempirono di gente dagli sguardi vacui e dispersi, incapaci alcune volte persino di esprimersi correttamente o di camminare, spettri in cerca solamente di altra droga e che, frequentemente si lasciavano morire di stenti. L’emanazione dell’editto imperiale che ne vietasse il commercio e l’uso fu richiesto ufficialmente dai governatori delle città di Ucrim e Shold, in cui l’insorgenza dei casi si era fatta allarmante, colpendo, addirittura, due Master. Negli ultimi cinquant’anni, in concomitanza con la diffusione di entrambe le droghe, la città ha sviluppato bassifondi loschi e pericolosi, zone grigie in cui l’illegalità regnava sovrana e per cui le autorità imperiali hanno deciso di non porre alcuna attenzione. Persino la Federazione, che più volte si era ripromessa di “bonificare” le aree oscure della città, ha da tempo perso qualunque interesse.

L’ultimo atto che ha segnato la “Città della Magia” è stata la rivolta che ha sconvolto l’Accademia e la Federazione. E proprio il “Giorno Nero” ha ridestato paure e sospetti che a lungo erano rimasti sopiti.




Ucrim e la magia crearono quello che si può chiamare un legame unico. Per quanto anche Tern finì per avere una proprio Accademia, gemella di quella della 'Città della Magia', la popolazione cittadina di Ucrim creò un rapporto singolare con i maghi e la magia. E ciò è ancor più palese quando l'argomento "Federazione e Maghi" finisce per bocca di persone di altre località imperiali; disprezzo, paura, sospetto, persino disgusto, diventano un comune denominatore, per quanto sepolto da anni e anni di "buona condotta".
Il rapporto tra maghi e non-maghi, comunque, sarà importante nel corso della trilogia, quindi ne risentirete parlare 😉.
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A presto e stay tuned 😁.


[1] Sua Maestà Mauran, successore di Tindar II.

[2] “Il Comandante della Suprema Guardia”.  La carica di Deuven è del tutto particolare e ristretta alla sola città di Ucrim e, ovviamente, deve sottostare al Governatore Militare e Civile e a tutte le autorità superiori a quest’ultime.

[3] Tuttora, l’arma in questione passa tra le mani delle varie generazioni di uomini che vengono scelti come Deuven.

[4] Vi sono alcuni che sostengono che l’Imperatore Mauran accettò una simile richiesta solo a patto di istituire un organo di controllo dei maghi: il Token-Akrusteir. In riferimento alla nascita della suddetta organizzazione non vi sono documenti né alcun tipo di fonte, dunque ciò rimangono semplici ipotesi.

[5] Ucrim fu la seconda città imperiale ad avere sia un sistema idrico che fognario. Il sistema di drenaggio era totalmente sotterraneo e drenava gli scarichi in tre vallag, “terre putride”, grandi grotte artificiali create lungo le colline di Ferneng, a nord est della città.

[6] Solo Ucrim, Tern e Lucem hanno un simile servizio. Nulla del genere è mai stato esportato o usato in altri città o borghi imperiali.

[7] Nel 382 TE.

[8] Nel 410 TE l’acquedotto fu ampliato per aumentare la portata dell’acqua e furono duplicate le cisterne.

[9] “Torri” vengono nominate. Sono grandi complessi abitativi, usati comunemente nella società bavariena dalle fasce più povere, in cui, su un singolo piano era possibile trovare anche venti alloggi. Solitamente caratterizzano città densamente popolate.

[10] Il più alto raggiunse sette piani, ovvero poco più di 23 metri.

[11] L’uso di stupefacenti o incensi dalle proprietà allucinatorie sono normalmente d’uso nell’Impero. Ciò che ha portato le autorità imperiali a bandire questa droga è l’esuberante aggressività e la terribile dipendenza che provocava in chi l’assumeva.


[12] È la seconda e ultima droga bandita dall’Impero. A differenza del Pograz, il suo utilizzo era parzialmente già conosciuto da secoli. L’infuso di foglie di lelra era un famosissimo calmante che era stato per lungo tempo in voga tra l’aristocrazia. Gli effetti della Terzean riprendono proprio le proprietà di tali foglie, intensificandoli drasticamente a causa di un altro ingrediente, tenuto segreto dalle autorità imperiali, la polvere di breas, una spezia commerciata dai Nhug.

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