mercoledì 22 novembre 2017

"Sento, i pericolosi Curatori", 2a Parte


["Sento, i pericolosi Curatori", 1a Parte]

Da quel proclama iniziò per loro un lento declino, tuttavia l’incisività delle truppe imperiali non riuscì mai del tutto a sopprimere i loro affari, che finirono per divenire traffici clandestini e di contrabbando. Vi fu qualche lieve rivolta ma le soppressioni che seguirono, tutte finite nel sangue, disgregarono facilmente la popolazione e i seguaci che si erano radunati intorno a loro.
Mentre, dunque, nella Satrapia del Deserto la situazione tornava alla normalità, la Satrapia dell’Ovest venne sconquassata da rivolte più violente, radicate e profonde per motivazioni ben diverse ma che erano state accolte dai Sento che, ingenuamente, presero ad atteggiarsi come liberatori dagli oppressori[1]. Giunti a tal punto, i Generali delle due Satrapie emanarono un’ordinanza comune che rendeva, di fatto e senza mezzi termini, questi “Pericolosi Curatori” come criminali. Lo scontro ebbe iniziò e divenne subito chiaramente disastroso per i rivoltosi quando, mentre alcuni borghi occupati nelle vicinanze di Ars venivano “riappacificati”, la Federazione, su richiesta dei due Generali, inviò una quindicina di Master. La caccia ai Sento fu brutale e chirurgica: dovunque venissero individuati, venivano immediatamente arrestati, torturati e poi sommariamente uccisi con una plateale e pubblica esecuzione. Più attenuanti e leggere furono le sorti della popolazione che aveva deciso di appoggiarli.
La ribellione fu completamente domata nel 598 Tras Evansburg, con l’assedio[2] della cittadina di Fernesdan, a confine con la Satrapia del Nord. Sembrò che tutto dovesse tornare alla normalità, che fosse stata una semplice e banale parentesi. Per anni, tuttavia, le autorità imperiali continuarono la caccia contro i Sento, ma non trovarono mai prove che potessero far presumere un ritorno minaccioso della loro presenza. Erano stati schiacciati e l’unica cosa che gli rimaneva era strisciare nel buio.
Purtroppo non fu così. Nel 602 Tras Evansburg, nel borgo di Nest[3] l’ultimo dei capi che un tempo controllavano l’organizzazione dietro la quale operavano i Sento fu trovato morto. Nel tugurio dove viveva furono rinvenuti unguenti, erbe e cadaveri di animali e persone, alcuni in grave stato di decomposizione. Dieci giorni dopo, il flagello che successivamente fu denominato come Faita Rossa cominciò a diffondersi, falcidiando centinaia e centinaia di abitanti. La pestilenza si diffuse nella maggior parte delle regioni occidentali dell’Impero, come un fantasma al cui passaggio i morti finivano per popolare la terra. Le autorità imperiali non intuirono mai, né vi si interessarono minimamente al nesso che vi era stato tra i Sento e il morbo.


Ecco dunque dove nasce il morbo che colpì persino il protagonista. Sul come ci potrebbero essere molte speculazioni e teorie, ma per il momento una chiara spiegazione richiederà ancora un po' di tempo... 😉
Ahimè, anche questa volta ci sarà una settimana di pausa, ma comunque, il titolo del prossimo racconto sarà: "Ucrim, la Città della Magia".
Per qualunque dubbio, domanda o confronto potete lasciare un commento sulla Pagina Facebook Gli Annali della Caduta oppure direttamente qui sul blog.
A presto e stay tuned 😁.




[1] La Satrapia dell’Ovest ha un lungo passato di ribellioni e rivolte, dovuto essenzialmente alla quasi totale presenza di latifondi nel suo territorio.

[2] Dopo la presa della cittadina, furono passati a fil di spada ben cinquanta Curatori e tre dei loro capi furono uccisi di fronte alla popolazione e ai rivoltosi.


[3] È a ovest di Ars e delle rovine che caratterizzano la campagna circostante alla città.

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