["Sento, i pericolosi Curatori", 1a Parte]
Da
quel proclama iniziò per loro un lento declino, tuttavia l’incisività delle
truppe imperiali non riuscì mai del tutto a sopprimere i loro affari, che
finirono per divenire traffici clandestini e di contrabbando. Vi fu qualche
lieve rivolta ma le soppressioni che seguirono, tutte finite nel sangue,
disgregarono facilmente la popolazione e i seguaci che si erano radunati
intorno a loro.
Mentre,
dunque, nella Satrapia del Deserto la situazione tornava alla normalità, la
Satrapia dell’Ovest venne sconquassata da rivolte più violente, radicate e
profonde per motivazioni ben diverse ma che erano state accolte dai Sento che,
ingenuamente, presero ad atteggiarsi come liberatori dagli oppressori[1].
Giunti a tal punto, i Generali delle due Satrapie emanarono un’ordinanza comune
che rendeva, di fatto e senza mezzi termini, questi “Pericolosi Curatori” come criminali.
Lo scontro ebbe iniziò e divenne subito chiaramente disastroso per i rivoltosi
quando, mentre alcuni borghi occupati nelle vicinanze di Ars venivano
“riappacificati”, la Federazione, su richiesta dei due Generali, inviò una
quindicina di Master. La caccia ai Sento fu brutale e chirurgica: dovunque
venissero individuati, venivano immediatamente arrestati, torturati e poi
sommariamente uccisi con una plateale e pubblica esecuzione. Più attenuanti e
leggere furono le sorti della popolazione che aveva deciso di appoggiarli.
La
ribellione fu completamente domata nel 598 Tras Evansburg, con l’assedio[2]
della cittadina di Fernesdan, a confine con la Satrapia del Nord. Sembrò che
tutto dovesse tornare alla normalità, che fosse stata una semplice e banale parentesi.
Per anni, tuttavia, le autorità imperiali continuarono la caccia contro i
Sento, ma non trovarono mai prove che potessero far presumere un ritorno
minaccioso della loro presenza. Erano stati schiacciati e l’unica cosa che gli
rimaneva era strisciare nel buio.
Purtroppo non fu così. Nel 602 Tras Evansburg, nel
borgo di Nest[3]
l’ultimo dei capi che un tempo controllavano l’organizzazione dietro la quale
operavano i Sento fu trovato morto. Nel tugurio dove viveva furono rinvenuti
unguenti, erbe e cadaveri di animali e persone, alcuni in grave stato di
decomposizione. Dieci giorni dopo, il flagello che successivamente fu
denominato come Faita Rossa cominciò a diffondersi, falcidiando centinaia e
centinaia di abitanti. La pestilenza si diffuse nella maggior parte delle
regioni occidentali dell’Impero, come un fantasma al cui passaggio i morti
finivano per popolare la terra. Le autorità imperiali non intuirono mai, né vi
si interessarono minimamente al nesso che vi era stato tra i Sento e il morbo.
Ecco dunque dove nasce il morbo che colpì persino il protagonista. Sul come ci potrebbero essere molte speculazioni e teorie, ma per il momento una chiara spiegazione richiederà ancora un po' di tempo... 😉
Ahimè, anche questa volta ci sarà una settimana di pausa, ma comunque, il titolo del prossimo racconto sarà: "Ucrim, la Città della Magia".
Per qualunque dubbio, domanda o confronto potete lasciare un commento sulla Pagina Facebook Gli Annali della Caduta oppure direttamente qui sul blog.
A presto e stay tuned 😁.
[1] La Satrapia dell’Ovest ha un
lungo passato di ribellioni e rivolte, dovuto essenzialmente alla quasi totale
presenza di latifondi nel suo territorio.
[2] Dopo la presa della cittadina,
furono passati a fil di spada ben cinquanta Curatori e tre dei loro capi furono
uccisi di fronte alla popolazione e ai rivoltosi.
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